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Incontro con Giuliana Giusti Ordinaria di Linguistica presso l’Università Ca’ Foscari di Venezia

La Nostra Sezione incontra la Dott.sa Giuliana Giusti per una riflessione sull’Hate Speech: identità di genere, percezione del genere, rappresentazione del genere, stereotipi di genere, parole d’odio di genere, uso della lingua rispettoso del genere: queste le parole chiave dell’intervento.

Una profonda valutazione sulla relazione tra uso della lingua e parità di genere in Italia.

Da più di vent’anni la società civile ed alcuni linguisti si interrogano su come individuare, riconoscere e contrastare l’odio contenuto in un discorso, la comunicazione aggressiva.
E’ sempre più pressante la necessità di decodificare in tal senso il discorso culturale tenuto in televisione e on-line, non solo a mezzo testo scritto.
In particolar modo on-line, inoltre, si stanno sempre più costituendo centri che creano e costituiscono comunità aggressive, di riferimento o in operatività autonoma, o addirittura con la simulazione della rappresentanza per altri e per falsi gruppi. Instagram, tra questi, è quello che più rimanda a questo tipo di comunicazione aggressiva.
Di fondamentale importanza è la consapevolezza delle modalità di funzionamento della lingua italiana, di come la lingua italiana ed il suo uso nel nostro quotidiano possano creare humus culturale per la diffusione del sentire ostile alle donne e generare “hate speech” contro di loro. Il “linguaggio d’odio” si basa su di una supposizione che esprime disprezzo per la persona. Per combattere l’HS in prospettiva di genere bisogna diffonderne la conoscenza ed azioni strategiche di contrasto. Questo passa anche attraverso l’educazione a riconoscere sé stessi e agli altri il diritto di stare bene come si è e per quello che si è.
Una buona conoscenza linguistica riduce l’accettazione di stereotipi di genere e l’accettazione dell’aggressività di comunicazione.

Una riflessione a cura di Chicca Coccitto Giacomuzzi Moore