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Bologna, labirinti d’acque

L’intervento propone il processo di riappropriazione, dopo alcuni decenni d’oblio, della Bologna delle acque che per secoli hanno contribuito decisamente allo sviluppo economico della città. Una serie di concreti interventi di restauro, di recupero e di valorizzazione hanno svelato al grande pubblico questi contesti architettonici e paesaggistici, ormai dimenticati in quanto sepolti (corso sotterraneo del torrente Àposa), nascosti (“affacci” sul tratto residuo non coperto del canale di Reno), oppure abbandonati (il seicentesco Ponte Nuovo, detto della Bionda). I primi due sono situati all’interno della cerchia muraria, il terzo nel canale Navile.

A questa attività progettuale si affianca lo studio e l’approfondimento della storia idraulica della città e del reticolo di percorsi e siti sotterranei o dei vari manufatti e, infine, la divulgazione di queste notizie, attraverso pubblicazioni di libri e saggi e con conferenze.

I progetti realizzati sono, a pieno titolo, tappe fondamentali dei percorsi di (ri)scoperta della Bologna che mostra la sua veste di città d’acqua, con percorsi sotterranei ed in superficie, di particolare suggestione e interesse non solo culturale, ma anche turistico.

Convegno Vie d'acqua: info e iscrizioni

Relatore: Architetto Francisco Giordano

Opera soprattutto nel campo del restauro conservativo di complessi monumentali e nel recupero di edifici storici. A questa attività affianca una vasta opera di ricerca storica, con la pubblicazione di volumi e saggi riguardanti le vicende di fabbricati e monumenti bolognesi.

È autore di molteplici studi sulla Bologna delle acque, coautore di una recente guida su questo tema e gestisce la pagina facebook “La riscoperta di Bologna città dell’acqua”.

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